STORIA DELLA CITTA' DALLE ORIGINI ALL'ETA' REPUBBLICANA

 Pur non essendo menzionata tra gli itinerari, Carsulae, citata da Strabone, era sicuramente tra le città più importanti del territorio circostante, come confermano anche Plinio il VecchioPlinio il GiovaneTacito.
La nascita di Carsulae, o meglio la sua trasformazione da piccolo agglomerato a nucleo urbano, è certamente legata alla costruzione, fra il 220 e il 219 a. C., della via Flaminia, asse principale di comunicazione verso l’Umbria e la costa adriatica.
Gli abitanti delle colline intorno al territorio carsulano non si lasciarono sfuggire l’occasione di sfruttare la nuova arteria, che si rivelò fondamentale per agevolare soprattutto gli spostamenti legati al commercio; iniziò così uno spostamento a valle sempre più consistente.
La nuova città nacque dunque proprio dal sinecismo legato alla costruzione della via Flaminia e non ebbe, almeno all’inizio, un assetto urbanistico, che arrivò solo in età augustea. Durante la guerra sociale Carsulae, come molte città umbre, si legò probabilmente agli alleati italici.

 

Una certa incertezza persiste a proposito della trasformazione in municipium, che avvenne dopo la guerra sociale o ancora più tardi, in età augustea. Grazie alle numerose epigrafi rinvenute sappiamo che Carsulae era assegnata alla tribù Clustumina. Dalle numerose iscrizioni pervenuteci ricaviamo informazioni circa i nomi dei quattuorviri, che erano i magistrati supremi. Anche i membri del senato municipale, i decuriones, sono citati più volte. Dei collegia di carattere civile sono testimoniati a Carsulae quello dei iuvenes e quello dei fabri.
 
torna

sali