DALL ETA
REPUBBLICANA AL DECLINO
Ascritta alla tribù Clustumina,
Carsulae fu compresa nella VI Regio augustea.
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A partire dalla fine del III
secolo d. C. nessuna fonte, documentaria o monumentale, parla più di Carsulae.
Sappiamo però che in base alla riforma dioclezianea la città faceva parte della regione Tuscia
et Umbria. Il processo di decadimento si accelerò senzaltro quando si cominciò a preferire il percorso cosiddetto "orientale" della Via Flaminia, ma la distruzione di Carsulae è legata ad un episodio repentino e violento: più che uninvasione di barbari, si trattò certamente di un sisma, come peraltro testimoniato dallevidenza degli scavi. Esiste lattestazione di unattività sviluppatasi in età longobarda, quando un eburarius avrebbe alloggiato la sua officina in uno dei fornici del teatro. La città fu poi saccheggiata in età medievale e moderna: divenne una comoda, grande cava di marmo e di pietra, dove era possibile reperire già squadrati materiali di ogni tipo.
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