LE CISTERNE

 

Al momento attuale risultano quattro cisterne presenti nell'area carsulana.

La prima si trova al di sopra della collinetta di fronte alla  Chiesa di San Damiano, è stata inizialmente riutilizzata  da una piccola comunità di monaci, in seguito come dimora di famiglie di contadini e infine, come magazzino degli scavi, in attesa dell'apertura del Centro di Visita e Documentazione.

 

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Di una seconda cisterna si conserva solo un tratto murario della lunghezza di 8 metri che doveva appartenere alla struttura centrale di sostegno di una copertura a volta in opera cementizia.

Vicino al lato settentrionale del teatro si trova la terza cisterna, lunga 46 m e larga 4 m, che presenta un’inedita forma rettangolare affilata, divisa in una serie di piccoli vani, collegati tra loro da piccole porte. Probabilmente la cisterna era interrata.

La quarta cisterna, in parte scavata nella roccia, misura 8 m x 32 m e si trova a monte dell’abitato. Al centro della struttura si trovano una serie di pilastri sui quali si impostavano le volte a crociera che coprivano l’edificio.
Ad ovest dell’abitato, infine, è stato rinvenuto un pozzo-cisterna profondo 10,70 m e largo tra 0,90 m e 1,15 m.

Tutte le cisterne erano certamente dislocate in modo da sfruttare sapientemente le buone risorse idriche del territorio carsulano.

Non è semplice datare con esattezza tali costruzioni, tuttavia tecnicamente si nota una certa affinità tra le cisterne nella parte orientale dell’abitato; inoltre la loro posizione, di servizio al settore degli spettacoli, denuncerebbe proprio una simultaneità di costruzione, probabilmente a partire dall’età augustea. Ancora più difficile è la datazione della cisterna vicino all’impianto termale, certo costruita durante l’impero.

 
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