Con il decadere della cittā, gli edifici dedicati allo spettacolo subirono sensibilmente le conseguenze dellabbandono. Il teatro, nel corso dei secoli, fu ricoperto da materiale alluvionale, derivato dalla collina sovrastante Carsulae e solo intorno alla metā del 1600 ne venne riconosciuta la sagoma. Ledificio č collocato sullo stesso asse dellanfiteatro, ma, rispetto al primo, č stato costruito interamente sopraterra, secondo un tecnica molto diffusa intorno alla prima metā del I sec. a.C. Ledificio, destinato alle rappresentazioni delle tragedie e delle commedie, č realizzato con cortine in opus reticolatum, rivestite, in alcuni punti, di intonaco. |
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La cavea poggiava sopra le volte di quindici vomitoria, accessibili dall'ambulacro che girava tutto intorno all'edificio, il diametro della quale misurava 62 m e corrispondeva all'ampiezza dell'anfiteatro. Ledificio, lungo la parte esterna, era delimitato da una serie di diciotto pilastri, costruiti con grandi blocchi bugnati in travertino.
L'apparato scenico invece, era decorato da quattro nicchie, rivestite con lastre di marmo e le numerose cavitā poste anteriormente servivano per favorire la collocazione e il movimento del sipario. Di fianco al teatro vi č un edificio del quale restano solo i muri perimetrali per unaltezza di circa 1 m, costruiti in opus caementicium; la parte anteriore delledificio č delimitata da quattro colonne in laterizio. La sua destinazione č incerta, secondo alcuni č da identificarsi con la sede del collegium iuvenum, del quale restano tracce epigrafiche. |
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