TEMPLI GEMINI

Sul lato meridionale del foro sono visibili i resti di due templi, perfettamente uguali. Si tratta di due tempietti affiancati, prostili tetrastili e in antis, i podi dei quali, rivestiti di lastre di pietra, poggiano su una unica e grande piattaforma, sotto la quale sono conservate le strutture di due tabernae.

Il peribolo dei templi era completamente ricoperto in opus spicatum, mentre il podio, sopraelevato di circa 1,80 m rispetto alla sostruzione, era rivestito in lastre di calcarenite rosata e delimitato da una cornice modanata in travertino.

I due edifici presentavano quattro colonne sulla fronte, delle quali si conservano solo le basi.
Per quanto riguarda tutti gli altri elementi strutturali non sono rimasti che pochi frammenti.
Grazie agli scavi effettuati intorno al 1953, è stato possibile ricostruire la scalinata, compresa fra le ante, la quale permetteva il raggiungimento del pronao e della cella dei due templi.

 

Quanto alla datazione, la presenza al di sotto della sostruzione di elementi databili all’età tardo-repubblicana, ne consente un inquadramento in età giulio-claudia.
Data la perfetta uniformità dei templi, è probabile che fossero dedicati ad una coppia divina. Inizialmente si era creduto che si potesse trattare della dea Roma e dell’imperatore Augusto, oppure degli imperatori Vespasiano e Tito, ma è più verosimile pensare che fossero dedicati ai Dioscuri, il culto dei quali era praticato in Umbria.

 
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