I LUOGHI PUBBLICI Il
luogo "pubblico" per eccellenza, nelle città di età romana, era
senzaltro il foro: qualunque tipo di
manifestazione pubblica, sacra o profana che fosse, si svolgeva qui. La parola latina forum
significò in origine il breve spazio libero che circondava la casa o anche il recinto
riservato davanti alle tombe. Forum passò quindi ad indicare la piazza del mercato
e furono chiamati fora quei luoghi, generalmente situati lungo le grandi vie di
comunicazione, nei quali i cittadini romani di distretti sprovvisti di un centro urbano,
si radunavano per tenere mercati, avere comunicazioni di leggi e di ordini, celebrare
cerimonie e provvedere in genere agli interessi locali.
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In teoria il foro
doveva occupare il centro della città, al punto dincrocio del decumano con il
cardine; invece, in quelle città che si svilupparono in età romana, il foro non è
generalmente al centro. Vitruvio teorizzò le regole per la costruzione del foro di tipo romano e parlò degli edifici che, secondo lui, dovevano circondare il foro: la basilica, il tesoro pubblico, la prigione, la curia. La basilica è un tipo di edificio pubblico molto diffuso nel mondo antico e tuttora esistente, sebbene modificato, nel tempio cristiano. Era destinata per lo più allamministrazione della giustizia e al commercio e proprio a Roma, città dalle grandi tradizioni giuridiche e commerciali, conobbe un particolare sviluppo. La basilica era costituita, di norma, da unalta navata centrale e da due più basse, laterali, separate dalla centrale da colonne o da pilastri. Per lo più, ma non sempre, la basilica aveva, essendo sede particolare dellamministrazione della giustizia, un tribunale in fondo alla navata centrale. Questambiente aveva la forma di un' abside o di unesedra elevata, con colonne sul lato anteriore. Vitruvio raccomanda che la basilica fosse costruita nella parte più soleggiata del foro, in modo tale che i portici potessero ospitare i mercanti anche durante la stagione più rigida. La basilica, in età repubblicana sede e simbolo dellautonomia municipale, si trasforma durante limpero nel simbolo dellonnipresenza del potere centrale, associando spesso, alla principale funzione di tribunale giudiziario, quella di santuario del culto imperiale e di luogo delle attività commerciali. Nel foro si usava innalzare monumenti onorari ai cittadini benemeriti e spesso anche una statua di Marsia, a imitazione di quella presente a Roma. Non di rado cittadini benemeriti si accollavano le spese della pavimentazione e della costruzione di alcuni edifici. Era il foro il luogo preposto ai sacrifici solenni, ai pagamenti delle imposte, ai giuramenti dei magistrati, ai funerali, allaggiudicazione dei lavori pubblici in appalto, alla distribuzione di sportulae, allo svolgimento di feste pubbliche e di alcuni spettacoli: era davvero il "cuore" della città.
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